All’avvio della start up innovativa Nova Somor nel luglio 2014 si era pensato di produrre per i primi anni un modello unico: l’Eliopompa NS1. Si trattava di gestire un solo tipo di motore con delle variabili legate alla pompa idraulica, utili a scegliere portata e prevalenza. Un solo telaio con sopra un solo tipo di captatore solare fatto a tegolo e rivestito in policarbonato. Avevamo studiato una serie di accorgimenti utili alla tropicalizzazione della macchina in modo da renderla adatta ad un uso rustico in ambienti difficili come quelli dei paesi emergenti a clima caldo e da parte di persone poco o nulla scolarizzate. Alcuni semplici accessori avrebbero dovuto completare la nostra offerta. Si trattava di una scelta dovuta ai limiti iniziali delle nostre capacità industriali e anche dall’esigenza di una semplificazione nella comunicazione al mercato.
Ma come spesso accade col passar del tempo ci si accorge che è opportuno, e a volte necessario, cambiare la strategia aziendale. Due fattori concomitanti ci hanno indotto a cambiare idea e ad avviare a fine luglio 2015 una diversa politica di prodotto. Il primo è legato ad alcuni problemi emersi in giugno nell’utilizzo della tecnologia del roll bond in alluminio nel captatore solare a tegolo. Alcune deformazioni dovute alla pressione e un rendimento inferiore rispetto ai calcoli fatti a seguito delle prove autunnali del 2014 hanno di fatto messo in crisi l’avvio della produzione del captatore a tegolo e quindi della NS1.
Intanto invece alcuni modelli sperimentali a pannelli piani multipli, che avevamo realizzato come esemplari fuori gamma su richiesta di un missionario, davano ottimi risultati. Viste le numerose richieste dei clienti, abbiamo iniziato a proporre loro questo tipo di macchina, denominata NS2, al posto della NS1 non ancora disponibile. Il secondo fattore che ci induce a pensare di proporre al mercato una gamma più ampia, è invece legato al fatto che le richieste di prodotto da parte dei potenziali clienti, accumulati a centinaia nel primo anno di esistenza della Nova Somor, mostrano una enorme quantità di variabili. Un solo modello, la NS1, non sarebbe mai stato in grado di soddisfare tante esigenze e così diverse una dall’altra.
Così succede che per avere del materiale per rimediare ai difetti del captatore della NS1 bisognerà aspettare almeno fino ad ottobre, mentre la NS2 è già in fare di industrializzazione. Nel frattempo è stata già sviluppata e venduta all’università di Bologna la prima NS3, il modello con due scambiatori e priva di pannelli captatori che funziona grazie all’utilizzo di cascami di calore. Alcuni bruciatori e bollitori e un kit pronto e completo per l’irrigazione a goccia completano la nostra gamma di prodotto. Almeno per adesso!