Finalmente l’Eliopompa NS1, il primo prodotto di NOVA SOMOR srl, ha fatto il suo debutto in società come una signorina di buona famiglia! Lo scorso 10 ottobre si è tenuto a Brescia, presso il Museo dell’industria e del lavoro a Rodengo Saiano, un importante convegno: “Storia e attualità del solare termodinamico con il contributo italiano” organizzato dal GSES (Gruppo per la Storia dell’Energia Solare). L’evento è iniziato al mattino alle 10 e 30 e si è concluso nel tardo pomeriggio alle 18 e 30. Per tutto il tempo la nostra Eliopompa è rimasta in esposizione all’ingresso del museo accanto ai reperti della pompa SOMOR degli anni ’50. Una scolaresca delle superiori e tutti i partecipanti al convegno hanno potuto apprezzare l’evoluzione della specifica tecnologia e rimanere stupiti di fronte alla nostra NS1 che ha riscosso veramente un grande successo.
La location era splendida e il presidente del GSES, l’ing. Cesare Silvi, ha organizzato un convegno dal programma ricco ed interessante, con relatori di grande qualità e competenza. Il grande tavolo a ferro di cavallo dei relatori e le poltroncine dei partecipanti sono stati collocati al centro del museo, fra gli enormi scaffali pieni di macchine e reperti di ogni genere e di diverse epoche. La mattinata è stata dedicata a relazioni sulla storia del solare termodinamico in Italia e non solo, su quello che si vorrà fare il prossimo anno in occasione di “The year of the light” (L’anno della luce e delle tecnologie connesse) e sulle attività che il GSES ha realizzato nei sui 10 anni di esistenza.
Il primo pomeriggio è stato dedicato al solare termodinamico a bassa temperatura. Dopo l’intervento del professor Marino Ruzzenenti, che ha ricordato il periodo più antico della tecnologia, quello compreso fra il 1920 e il 1940, sono intervenuti 3 relatori dell’università di Brescia i quali hanno raccontato il loro lavoro per lo smontaggio, l’analisi e la modellazione in 3D del motore solare e della pompa SOMOR degli anni ’50 conservati al Musil. Quindi abbiamo potuto ascoltare le appassionanti testimonianze di Gildo Gasperini, figlio di Daniele Gasperini, inventore della SOMOR e di Angelino Olmeo, figlio di un avveduto imprenditore agricolo di Sassari che nel 1956 consentì di installare la pompa solare in un pozzo nei suoi terreni. All’epoca fu proprio Gildo ad installare quella specifica pompa solare e Angelino, che aveva solo 12 anni, era addetto al pozzo. Terminati gli intereventi a carattere storico è toccato a me e a Roberto Belardinelli di parlare di attualità e di futuro con la nostra relazione intitolata: “da SOMOR a Nova Somor srl: una storia italiana che si rimette in cammino”.
La parte finale del convegno è stata dedicata al solare termodinamico alle medie ed alte temperature, con interventi qualificatissimi sullo stato dell’arte delle tecnologie per le caldaie dei sistemi a torre o puntuali, per i sistemi Fresnel e per i Sali fusi nei sistemi utilizzanti tubi posti nella focale di specchi concavi. Interessantissimo anche l’intervento di Francesco Flora dell’ENEA sulle meridiane e sulle nuovissime bussole solari, essenziali per il corretto puntamento degli specchi dei sistemi solari termodinamici ad alta temperatura.
A chiusura dell’evento, è stato proiettato un videomessaggio del fotografo e artista Jamey Stillings, il quale ci ha fatto riflettere sul fatto che anche le tecnologie per le energie rinnovabili comportano sempre un impatto ambientale. A differenza di altri tipi di centrali che risultano più “discrete” e quindi lontane dalla nostra percezione, le centrali come quella oggetto del filmato hanno il pregio di essere molto più visibili ai nostri occhi. Questo aumenta la percezione di come sia complicato produrre energia elettrica e di come non vada mai sprecata. Il filmato ci ha mostrato come la costruzione della centrale solare a concentrazione di Ivanpah, la più grande del mondo, abbia modificato profondamente un’area nell’affascinante deserto del Mojave in California. Oltre alla prerogativa di risparmiare energia elettrica, i sistemi termodinamici a bassa temperatura di NOVA SOMOR sono ispirati alla micro produzione diffusa di energia, dall’impatto ambientale immensamente più ridotto rispetto a quello delle grandi centrali.
Il debutto di NOVA SOMOR e del suo prototipo NS1 non avrebbe potuto avvenire in condizioni ed in luogo migliore. La scelta del presidente Cesare Silvi di organizzare qualcosa che assomigliasse più ad una tavola rotonda che ad un classico convegno di massa, ha permesso di avere una elevatissima concentrazione di persone competenti sui temi oggetto dell’incontro e a tutte le persone presenti di conoscersi e di confrontarsi sui temi di comune interesse. Il fatto poi di essere proprio nel museo dove vengono conservati i reperti della pompa solare SOMOR degli anni ’50, ha costituito un plus ulteriore, sia sul piano culturale che emozionale.
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