Nova Somor ha vinto la prima edizione del Klimahouse Startup Award. La giuria, coordinata dal direttore scientifico dei Klimahouse Innovation Days Luca Barbieri, ha premiato la radicalità dell’innovazione costituita dal nostro motore termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque, ovvero l’eliopompa. Niente elettricità o carburanti, nessuna emissione di CO2. Niente pannelli fotovoltaici o altri materiali costosi da smaltire a fine vita, l’eliopompa funziona direttamente con l’energia del sole. Una invenzione quindi radicale e non “derivata” da altre.
Alla competizione hanno partecipato una settantina di start up italiane. Nova Somor è stata selezionata fra le 10 finaliste, usufruendo così della possibilità di uno stand gratuito presso la Startup Area a Klimahouse 2017. Poi ha superato l’ulteriore selezione per la finale e, grazie ai voti dei giurati, è risultata vincitrice su Greennovation e Egg Technology, le altre due startup arrivate alla finale il 27 gennaio pomeriggio. Nova Somor si è aggiudicata così la prima edizione del premio, promosso da Fiera Bolzano IDM Alto Adige-Südtirol e Blum, dedicato alle startup italiane che lavorano ogni giorno per un futuro green e sostenibile. La vittoria permetterà a Nova Somor l’inserimento nel network di Klimahouse attraverso la partecipazione come espositori e relatori (con tutte le spese di viaggio e ospitalità incluse) a Klimahouse 2018, la partecipazione espositiva e in qualità di relatori alla tappa ComoCasaClima, ad un pacchetto visibilità sugli strumenti di comunicazione di Klimahouse 2018 (video, social, pubblicità sul sito e catalogo) e ad un Competency Mapping da parte di IDM, agenzia altoatesina dell’innovazione.
Tutta la giuria è rimasta particolarmente colpita dall’alto livello innovativo delle idee in gara. Ad aprire la finalissima l’intervento del meteorologo Luca Mercalli, che ha esortato così le startup: «Non limitatevi a fare innovazione e basta rischiando di scivolare nel “greenwashing”, ma dimostrate con i numeri i benefici reali che i vostri prodotti potranno portare all’ambiente».
Una giuria molto qualificata e competente
A giudicare le candidature è stata una giuria composta di docenti, esperti di innovazione, giornalisti. La giuria, coordinata da Luca Barbieri, in qualità di direttore scientifico, era composta da: Antonio Cianci, founder Airlite; Luca Mercalli, meteorologo, ricercatore e divulgatore; Chiara Tonelli, docente di Tecnologia dell’architettura presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre; Timothy O’Connell, responsabile programmi di accelerazione H-Farm; Ulrich Santa, direttore Agenzia CasaClima, struttura pubblica della Provincia Autonoma di Bolzano che si occupa della certificazione energetica degli edifici; Thomas Mur, direttore Fiera di Bolzano; Michael Plank, presidente Plank; Hubert Hofer, direttore Reparto Development IDM; Giulia Cimpanelli, Corriere della Sera; Arcangelo Rociola, giornalista di AGI, Agenzia Giornalistica Italiana.
Nuove applicazioni per il motore termodinamico Nova Somor
La nuova visibilità conseguita da Nova Somor nell’ambito delle costruzioni green apre la porta a nuove applicazioni delle nostre tecnologie. Gli incontri con potenziali partner e le richieste raccolte durante e dopo la fiera Klimahouse ampliano notevolmente le possibilità di impiego del nostro motore termodinamico. La capacità di funzionare in modalità off grid, anche di notte grazie alla combustione di biomassa o all’utilizzo di calor perduto, rendono interessanti le nostre macchine anche in ambiti fino ad oggi inesplorati. Ci sono pervenute richieste per generare energia elettrica, per climatizzare ambienti, per il sollevamento delle acque dai serbatoti di raccolta delle acque piovane e altre applicazioni ancora. Per una piccola start up come la nostra si tratta di attività impegnative e costose in termini di denaro e di tempo impiegato, ma in prospettiva tali attività rafforzano la nostra capacità di stare anche sul mercato nazionale. Fino ad oggi ci siamo concentrati sullo sviluppo del mercato internazionale, considerandolo l’unico in grado di assorbire la produzione numerosa che intendiamo realizzare, oggi vediamo prospettive interessanti anche in Italia.
Giordano Mancini
Rimini 31 gennaio 2017